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      Primieramente nel caso, in cui il barone pigliava le armi, doveano a lui l’adjutorio ed al principe la colletta; ed oltracciò l’adjutorio feudale pagavano al loro signore, per ricattarlo dalla prigionia, pel cingolo militare del figlio, pel maritaggio della figlia. Ma la colletta, come servizio militare, era limitata, non solo ne’ casi in cui si poteva esigere, ma nella somma in cui in ogni caso poteva ascendere.
      Re Rugiero esattissimo com’era nell’amministrazione della rendita sua, ed uso a voler sempre sotto gli occhi suoi tutto ciò che per lui dovea esigersi o pagarsi, fra tante operazioni del conquistatore inglese, che tolse ad imitare, fu il Domesdey book, cioè l’esatta descrizione di tutta l’Inghilterra. In pari modo Rugiero descrisse minutamente tutto il regno di Sicilia, e tale descrizione, ridotta in separati libri, che si chiamavano quaderni, si conservava in una particolare officina che si diceva dogana. In separati quaderni era la descrizione di tutte le contee, le baronie, i feudi, che si tenevano in capite; v’erano registrati i rispettivi confini, l’estensione, le popolazioni che v’eran comprese, il numero de’ villani, che vi erano addetti; i servizii e le prestazioni, cui eran soggetti. Indi è che i feudi concessi direttamente dal principe furono detti quadernati.
      Descritti particolarmente furono i feudi delle chiese; e se la pietà del primo conquistatore li esentò dal servizio militare, re Rugiero non patì l’esenzione; ed indi in poi vi furono sottoposti. Colla stessa diligenza registrò quei feudi ch’eran tenuti a somministrare o legname o marinai od altro che poteva servire alla costruzione ed allo equipaggiamento del real naviglio.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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