Pagina (751/1468)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La legge stabiliva la pena di mezzo augustale per foco alle terre morose a pagar la colletta (437), la quale pena si ripartiva poi fra’ cittadini in ragione degli averi d’ognuno. Perchè più pronta ne fosse l’esazione, non ai bajuli, ma ai giustizieri se ne dava lo incarico. La tassa totale veniva ripartita pel numero dei fuochi compresi in ogni giustizierato; il giustiziere poi, col consenso di uomini probi scelti in ogni comune; la ripartiva fra’ cittadini in ragione delle rispettive facoltà (438).
      XVI. - Oltre alla rendita, che veniva dalle pubbliche imposte, aveano allora i sovrani amplissimi poderi. Il registro delle lettere di re Federigo imperadore, mostra, ch’egli tanto si assottigliava nell’amministrarli, che appena avrebbe potuto far di più un gretto massajo. Non permettea che un suo vigneto nel territorio di Siracusa fosse dato a fitto; per la ragione, che il fittajuoio, inteso a trarne quel maggior profitto che potea durante il fitto, avrebbe malmenata per l’avvenire la vigna (439). Volle una volta che la coltivazione di un palmeto, ch’era nelle contrade della Favara, presso Palermo, fosse affidata ad alcuni ebrei di recente venuti; e che v’introducessero la produzione dell’indaco, dell’alcana e di altre simili droghe (440). Le mandre di pecore solevano darsi in fitto, per lo più ai Saracini (441), i quali erano allora forse i soli, che tenevano dietro alle campestri faccende; e però ai Saracini di Nocera furono altra volta dati mille bovi de’ reali armenti, per destinarli all’aratro e dare al principe parte del guadagno, come soleva praticarsi da Gugliemo II (442). Numerose erano le marescialle, ossia gli armenti di cavalle, e re Federigo imperadore ordinava sempre ai segreti, ai camerari, al maestro delle marescialle, di aver cura che nulla mancasse alle cavalle, agli stalloni, ai puledri; e stalloni facea venire da fuori e particolarmente dalla Barberia (443).


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





Federigo Siracusa Favara Palermo Saracini Saracini Nocera Gugliemo II Federigo Barberia