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      Trovò il pontefice in Velletri. La tenera età dell’infante, la sua bellezza, l’esser egli da capo a piedi vestito d’armi, fecero gran sensazione a papa Bonifazio che molta esperienza avea nel conoscer gli uomini. Tesogli le mani al volto, baciollo in fronte dicendogli: «Buon figliuolo, in così tenera età se’ già uso alle armi? » Poi volto all’ammiraglio «Siete voi» disse «quel nemico della Chiesa, la cui spada tanta gente ha messo a morte?» «Colpa di vostra santità e de’ suoi predecessori» colui con militar franchezza rispose. Tratto poi in disparte l’infante, a lui propose di fargli avere in moglie Caterina di Courtenay unico rampollo di una famiglia che avea momentaneamente avuto l’impero di Costantinopoli, onde era stato cacciato Baldovino avo di lei dai Paleologhi, che tranquillamente regnavano, mentre i Courtenay erranti in Europa tapini conservavano il voto titolo d’imperadori di Costantinopoli. Faceagli il papa grandi offerte di armare tutti i regni di Europa per fargli ricuperar quell’impero, se egli avesse rinunziato ad ogni dritto al trono di Sicilia. L’accorto Federigo ne uscì, come suol dirsi, per lo rotto della cuffia, rispondendo al pontefice che avrebbe dato il suo assenso quando avrebbero adempito alla promessa tutti quei principi, che dovean pigliar parte a quella impresa. Sciolta così la conferenza, l’infante fe’ ritorno in Sicilia ove era di già arrivata la notizia del trattato conchiuso da Giacomo, e della cessione da lui fatta della Sicilia a Carlo lo Zoppo.


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Somma della storia di Sicilia
di Niccolò Palmeri
Editore Meli Palermo
1856 pagine 1468

   





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