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      Aveva già predetto S. Paolo(57), che sarebbero venuti tempi pericolosi, nei quali erano per insorgere uomini scipsos amantes, elati, superbi, blasphemi, proditores, voluptatum amatores magis quam Dei, semper discentes & nunquam ad scientiam veritatis pervenientes, habentes quidem speciem pietatis, virtutem autem ejus abnegantes, corrupti mente, reprobi circa fidem. Ci avvisa l'immortal PIO SESTO(58), che i tempi son questi, e con sommo zelo esorta tutti i Patriarchi e Vescovi ad opporsi a tanta infezione, levando dalle mani de' Fedeli que' libri perniciosi, per mezzo de' quali procurano gli empj di sovvertirli: A finibus vestris improbam contagionem depellite, venenatos libros ab oculis Gregis magna vi et sedulitate extorquete. Io non sono [14] fregiato dell'augusto carattere di sagro Pastore; ma pure per quello zelo e spirito di cristiana carità, che deve animare tutti i Cattolici, mi credo autorizzato abbastanza per esercitare con voi lo stesso caritatevole officio: e guardatevi vi dico ad alta voce, guardatevi dalle insidie di queste ingannatrici sirene! troncate ogni commercio con loro, e fuggitene anche l'aspetto! e giacchè avete sofferto a quest'ora qualche pregiudizio in questa parte, non vi esponete al cimento di far perdite più luttuose, e risparmiate a me il sommo dispiacere che proverei, se dileguate quelle svantaggiose apprensioni che hanno destato in voi contro il tribunale della Fede, mi trovassi in necessità d'istruirvi in cose ancora più rilevanti e più serie.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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