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      Nullius, che leggesi nel Decreto di Graziano(72). Rileggetelo di grazia; e sono certo che nulla troverete di ripugnante, e d'incongruo nella condanna di cui parliamo. Quattro persone esige il citato canone oltre il reo, perchè sia bene istituito un giudizio, il giudice, l'accusatore, i testimoni ed il difensore: e queste sono appunto quelle che intervengono nella condanna de' libri [21] suddetti. Esso viene accusato al tribunale supremo o dallo zelo di qualche divoto fedele o dall'attenzione del fiscale, che come in tant'altre cause, così anche in questa a pro del comun bene fa le veci di delatore. Il reo è l'autore o piuttosto il suo libro: e tanti sono i testimoni, che si chiamano per rilevarne il carattere, quanti sono que' valenti teologi e canonisti, che si adoperano perchè sia esaminato con ogni attenzione e premura. Havvi anche chi ne prende con grande zelo la protezione e difesa; e se non sono più che evidenti, e più che dimostrate le accuse, e se gli autori sono cattolici, e se per altri libri hanno recato qualche vantaggio alla Religione ed alle scienze, si chiamano allora gli autori istessi a discolparsi. Il giudice è il Romano Pontefice incombenzato da Gesù Cristo di confermare tutti nella vera credenza, il quale dopo d'aver sentito il parere di saviissimi consultori, ed il voto de' Cardinali più colti e più dotti, o lo assolve come immune da ogni errore, se tale lo mostrano o la qualità delle usate espressioni ovvero il contesto, o lo sospende finchè sia corretto, se pochi sono e di non molta conseguenza gli errori, o lo condanna in fine, se non merita alcuna moderazione e riguardo.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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