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      Poco sarebbe se egli non offendesse che se stesso, scostandosi dalla retta strada, che sola può condurlo a salvamento: chè questo è ad ogni altra colpa comune, e solo si può credere in questo d'ogni altra colpa maggiore per quel primo alimento di vita spirituale, cui abbandona, che solo può ricondurlo vegeto e sano sullo smarrito sentiero. S'avanza egli di più colla temeraria sua arditezza, e prende di mira la divina rivelazione e l'autorità della Chiesa; e tanto invanisce e delira ne' suoi pensamenti, che neppure la perdona a Dio, e lo prende a combattere direttamente sul trono istesso della più sfolgorante sua gloria. Io non farò che scandagliar leggermente la profondità [28] ed ampiezza di sì vaste sorgenti: e voi sulle giuste bilance del santuario ponderate a qual segno di. malvagità e reato s'inoltra chi tanto ardisce e presume.
      È la rivelazione, di cui parliamo, al dire di S. Paolo, un raggio benefico di quell'increata Sapienza, che insinuatasi prima per bocca de' profeti, poi per quella della Sapienza istessa incarnata tra le caligini dell'intelletto dell'uomo debole per se stesso e reso anche più debole per le ferite riportate dal primo peccato, dissipò le sue tenebre, ne rassodò le incertezze, e come insegna l'Angelico(95), fece sì, che presto e senza mischianza d'errori, arrivasse a scoprire con certezza quel vero, che o non mai, perchè superiore in gran parte alla naturale attività d'un'intelletto creato, o sempre assai lentamente per la nostra infermità e fiacchezza giunto sarebbe a scoprire.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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