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      Convengono anche moltissimi nel sostenere, che giova assai più al bene della civile repubblica, che vi sia una sola Religione, di quello che siano i suoi membri divisi nei discordi pareri di contrarj riti, cerimonie superstiziose e falsi dommi. E sebbene il Bartolotti in vece di riconoscere nei varj errori, che in se raccoglie una repubblica, in cui abbiano asilo diverse sette ripugnanti e contrarie, quelle nocive zizzanie, spine pungenti ed amare lambrusche che hanno accennate con disapprovazione i santi vangeli ed i primi nostri istitutori, altro non veda con Solimano signor de' Turchi, che una moltitudine di vaghissimi fiori che per la loro varietà adornano con molta legiadria ed eleganza un'ameno giardino; pure mosso forse dall'assurdità di così strana immaginazione, pare che si ricreda altrove(142); ed in fine confessa, che nella diversità di sentimenti in materia di Religione evvi nascosto un certo seme di disunioni e disturbi, che può cagionare danni gravissimi nella società, se mancano gli opportuni provvedimenti per preservarnela. E questo suo ultimo sentimento non è soltanto coerente alla bella massima [51] di Giusto Lipsio(143), uno dei maggiori politici ch'abbia vantato il secolo XVI., il quale con Mecenate presso Dione(144) proibisce a chi veglia alla pubblica tranquillità ogni tolleranza in questo genere, e dice con gran senno, eos, qui in divinis aliquid innovant, odio habe, & coerce; ed alle ben fondate riflessioni del Varillas(145), il quale nell'impegno, che hanno sempre con non minor' astuzia che vanità mostrato gli Eretici d'unire per questo mezzo i discordi pareri, altro non vede, che un malizioso pretesto inventato da loro per dilatare e moltiplicar maggiormente le dissensioni e gli errori; ma corrisponde anche ai più noti dettami della ragione, la quale scopre ad un semplice colpo d'occhio, che la Religione riuscir deve per necessità tanto più forte a contenere i seguaci nei rispettivi doveri, quanto maggiore è il numero e la forza di quelli, che colla voce, coi fatti s'uniscono a mantenerla in vigore ed in credito, e tanto più feconda di dissensioni e contrasti, quanto più crescono i contraddittori e violatori delle sue massime.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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