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      Lascio a voi adesso il carico d'epilogare i danni gravissimi, che l'Eretico cagiona alle cattoliche società, col sostituire alla feconda sorgente d'ogni maggiore felicità un parto informe di sua invenzione e capriccio, che tutta la sconvolge e dissesta: e son sicuro, che riandando ad uno ad uno que' sommi vantaggi, di cui tenta spogliarla privandola della cattolica Fede, non tarderete punto a conchiudere, ch'egli riesce alla civil società tanto più pernicioso, quanto più sode e massiccie sono le massime che [60] va a distruggere, e quant'è più fina l'arte che usa per ottenerne l'intento. E se l'Ateo e il Deista furono riputati mai sempre nemici della repubblica, perchè tendono a rimovere la base fondamentale che la sostiene; perchè non lo sarà un'Eretico che colla cattolica Religione invola a quella l'ornamento maggiore, e distrugge insieme la più copiosa sorgente d'ogni suo spirituale e temporale vantaggio? E non lo sarà specialmente in una società tutta cattolica, che più d'ogni altra interessa il presente carteggio, nella quale ogni individuo all'ombra benefica di così utile Religione tranquillo riposa, e beve a pieni sorsi da sì feconda sorgente i maggiori e spirituali e temporali vantaggi? Avete voi che replicare contro di una così evidente dimostrazione?
      Ma v'è anche di più. Voi non avete sentito finora in questi danni indiretti che il fetido olezzare di que' fiori, che a parere del Bartolotti Solimano ammirava negl'inumani suoi Stati: vi resta ancora a gustare i velenosi frutti, che produr sogliono dovunque non sono recisi colla maggiore celerità e premura.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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