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      Voi, che la Dio mercè non siete nello stato di costoro, a questi nuovi lumi che avete ricevuti ricredetevi da que' pregiudizj, di cui vi possono aver caricata [88] la mente guide infide ed ingannati maestri; ed invece di riconoscere nell'Eretico o un'uomo religioso e divoto, che colle sue empietà onora il Signore, come pretendono i Latitudinarj e gl'Indifferentisti, o uno di quegl'infelici selvaggi, che meritano compassione per la pena che soffrono, ma non rimproveri per quell'infedeltà che non istruiti professano, e di quei poveri ignoranti che sbagliano materialmente, riconoscete in lui que' perfidi e sconsigliati libertini di Giobbe(250), che chiudono avvedutamente gli occhj per non vedere la luce, o quello sciagurato del Salmo(251), che noluit intelligere ut bene ageret, oppure qualch'uno di que' furiosi giganti, de' quali parla S. Ireneo, e dice che gonfi di una vana ed instabile gloria si ergono contro Dio ed il vanto si arrogano di saper più di lui(252), e scoperta ancora la verità con espressa malizia la disapprovano: e dite pur con franchezza che il loro delitto è tanto maggiore, quanto più ampie e copiose sono le sorgenti, dalle quali deriva la mostruosità del loro abbandono, e merita tanto maggior castigo, quanto sono più frivole ed insussistenti quelle ragioni e quei pretesti che adducono i loro protettori per esentarneli. Ho soddisfatto adesso quanto basta al primo quesito. Scioglierò l'altro nell'ordinario venturo, come ho promesso; e sarà così continuato in me il piacere di sempre più dimostrarmi qual sono


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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