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      Cominciò col nascere di questa Bolla il profluvio inondante della giansenistica empietà; e misto alle impure feccie, che da gran tempo sgorgavano dalle più fetide sorgenti de' Protestanti, crebbe talmente e si dilatò, che giunse in fine a formar quella vasta laguna d'ogni genere di contraddizione, di seduzione e d'errori, che compiangono da qualche tempo tutti i buoni nel disgraziato Sinodo di Pistoja, ed il solo zelo invincibile di PIO SESTO(282) ha saputo distruggere. Sono questi i raggiri, queste sono le prepotenze e le mire de' Giansenisti. E dovrem noi a fronte di insidie così replicate e di così aperte violenze restarcene spensierati? e finchè non iscoppia in nuovi fulmini manifesti potremo noi fermarci spettatori indolenti di un turbine così orribile? e le calunnie che per iscreditarli spargono contro i ministri più coraggiosi del Santuario, e le insidie che tendono ai semplici non ancora del tutto sedotti proseliti, e le più scandalose sentenze che vanno disotterrando d'autori sospetti, ne' scritti dei quali giacevano da sì gran tempo dimenticate e sepolte, e le aperte eresie che pur troppo professano, ed i maliziosi e vanissimi appelli, che per eludere le inevitabili fulminate condanne sull'abbominevoli traccie de' Pelagiani e de' Luterani e contro il solenne divieto del gran Pontefice Clemente XI. e di tanti gloriosi suoi successor(283) interpongono, non [106] dovranno eccitare il nostro zelo, perchè il turbine non ingrossi, e non vada in fine a scoppiare in una ruina totale?


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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