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      Meritano costoro ogni castigo; e volgendo contro di loro il vostro zelo non temete nò di Coeli arcem invadere, come finge di temere col Noodt(343) lo sciocchissimo Bartolotti(344); ch'egli è anzi, come assicura lo stesso compilatore della storia francese(345), un rèprimer les desordres, & la licence, ed un regolarsi sur les loix de Dieu, & sur son exemple: e come scrisse acconciamente il gran Pontefice Innocenzo I. al Concilio di Cartagine, è un sanare questa peste perchè non si dilati, ed un'usare delle provvide cure di medico diligente, che dopo d'avere usato inutilmente i fomenti adopra il ferro, perchè la parte venefica non corrompa le parti sane. Sanandum, così egli di questo veleno(346), celerius, ne longius execrandus animis morbus inserpat, ut medicus... cum putre vulnus adspexerit, adhibet fomenta vel coetera, quibus illud possit quod natum fuerat vulnus obduci, & si id manens sanari non [129] poterit, ne corpus reliquum sua labe corrumpat, ferro amputat quod nocebat, quo reliquum integrum servat & intactum.
      Eppure, ch'il crederebbe? dopo tante prove e conferme mentre non mancano Accattolici, i quali se non colla penna, coi fatti almeno perseguitano chiunque da loro dissente in affari di Religione, pochi non sono i Cattolici, che vorrebbero accogliere gli Eretici tutti fra i più cordiali amplessi della più tenera corrispondenza, e risparmiare a tutti gl'increduli il meritato castigo. Così restano ai dì nostri sconvolte tutte le cose, e tale crisi soffrono fra tanta luce funesta le idee più coerenti e più giuste.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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