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      So che adesso si ascrive loro a mancamento tanta Religione e pietà. Ma i buoni Fedeli non cesseranno mai di lodarli; e quei sovrani soli riputeranno men cauti e felici, che senza ragionevol motivo hanno esposto i loro Stati alle invasioni di tanti Eresiarchi per salvar la vita a pochi impenitenti ostinati, e non quelli, che con la perdita di pochi perniciosissimi sudditi hanno conservato in una beata invidiabile tranquillità la Religione e lo Stato; e tanto più si compiaceranno di questo loro sentimento, quanto lo troveranno più coerente alle massime del grande Agostino, il quale non solo si è mostrato sempre di questo sentimento, ma si è fatto carico di quelle difficoltà che promovono certuni, i quali pensano che si debba dar bando ai più gravi castighi per aver Cristiani più sicuri e sinceri, e non ingombrare lo [162 ] Stato di menzogneri e d'ipocriti. Egli non l'intende così; e di giusto zelo acceso, se a queste minaccie, esclama(407), si convertiranno molti, perchè dovrà trascurarsi un mezzo così efficace per la loro conversione? Se quest'esemplare castigo ritiene molti dall'imitarli, perchè dovrà omettersi questo salutare preservativo? Voglio accordare che non tutti quelli, i quali per timore o restano o ritornano alla cattolica Religione, saranno sinceri Cattolici; ma se sono di gran lunga maggiori quelli, che si convertono con sincerità, perchè dovrà trascurarsi la loro conversione per la finzione d'alcuni? Numquid, così egli si spiega, numquid ideo negligenda est medicina, quia nonnullorum insanabilis est pestilentia?


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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