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      Risparmia anch'essa il castigo dove può vincere colla persuasione e dolcezza, come Gesù Cristo allontanò le fiamme incenditrici da que' Samaritani, che i discepoli volevano inopportunamente abbruciare. Ma se questo fatto mostra, che il risentimento non è sempre lodevole, chi può credere per questo che l'abbia voluto escludere in ogni incontro? Ciò che pensa S. Agostino di questo fatto l'avete inteso in un altra mia lettera. Sentite ora come bene accordi S. Ambrogio(515) colla piacevolezza del Redentore l'imprudente allora, ma però non ingiusto in se stesso nè sempre riprovabile rigor degli Apostoli: Quod discipulos increpavit, quia ignem super eos descendere gestiebant, qui non receperant Christum, ostenditur nobis, non semper in eos qui peccaverint, vindicandum, quia nonnunquam amplius prodest clementia tibi ad patientiam, lapso ad correctionem;. passando poi a scusare ne' discepoli la stessa loro imprudenza: Nec discipuli peccant, dic'egli, qui legem sequuntur: sciebant enim, et Phinees reputatum ad justitiam, quia sacrilegos interemerat, et ad preces Eliae ignem descendisse de Coelo, ut Prophetae vindicaretur injuria. Fu di questa assai più imprudente ed impropria la condotta di S. Pietro nello sguainare la spada contro i soldati, che assalirono il Redentore; e fu per ciò che a ragione venne da lui ripreso anche più aspramente; ma il non averlo egli obbligato a deporre quella spada, che poco innanzi aveva assunta di suo ordine, e l'avergli anzi comandato, che la conservasse presso di se nel fodero come cosa di sua pertinenza e diritto, che altro significa, al dire, di Pietro Bertrando Seniore Vescovo d'Ambrune e di Pietro Rugerio Vescovo di Sens, che furono poi il primo Cardinale, l'altro Papa col nome di Clemente VI., e tanto scrissero nel secolo decimoquarto in difesa della giurisdizione ecclesiastica, che altro significa, dissi, se non che conveniva anche a lui il dar di piglio talvolta a temporali castighi, sebbene far lo dovesse non senza maggiore considerazione e riserva, e non mai con vibrare [216] egli stesso un mortal colpo?


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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