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      I soli Pufendorfiani collo stravisarle hanno potuto vedere in loro quelle ostilità e continui contrasti, che nascer devono da due autorità che comandano sovranamente nel medesimo Stato: non mai i Cattolici, i quali distinguendo l'una dall'altra società, ed attribuendo ad ognuna diversi fini ed officj primarj, nè ammettono Stato nello Stato disordinato e vizioso, e sono tanto lontani dal temere alcun danno dalla loro diversità, che hanno anzi motivo di aspettare ogni bene: e come ambe si prestano vicendevole soccorso nel facilitare le rispettive loro incombenze, così è da credersi che e per interesse e per genio si rispetteranno a vicenda, e chi le regge, se è avveduto e prudente, concepirà quegli utili sentimenti, che prescrisse a se stesso Carlo Magno il quale parlando dell'autorità del Romano Pontefice protestò che servanda est cum mansuetudine umilitas, ut, licet vix ferendum ab illa S. Sede imponatur jugum, feramus, & pia devotione toleremus(538).
      In ogni evento non è mai da perdersi di vista la provvidenza divina, che non la Religione soltanto, che professiamo, ma la ragione stessa e la più sana e sola vera filosofia dichiara arbitra e sovrana di tutte le umane vicende; ed è da credersi con fermezza che dopo d'avere introdotta tra noi l'una e l'altra podestà a nostro regolamento e vantaggio ne moderi anch'essa il freno divinamente, e faccia sì che alle più gravi tempeste succedano le maggiori tranquillità, e tutto vada a terminare in un principio solo, quantunque per doppia strada sembrino le umane cose ordinate al loro fine.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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