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      Questa perchè diretta alla comune felicità, in cui vanno a collimare tutte le facoltà anche più limitate e ristrette, dev'essere considerata com'un arte ch'ogni altra maggiore, e può servirsi utilmente di tutte l'altre per quanto contribuir possono al suo fine ed intento. Copre così di suo ordine il pittore di onesti veli quelle nudità, che pregiudicar potrebbero al buon costume: così procura [235] il mercante il trasporto di quelle merci e derrate, delle quali scarseggia lo Stato e cessa il fabbro e si astiene da quelle opere e manifatture che riuscir potrebbero di pregiudizio alla repubblica. Ma chi dirà per questo, che nell'ubbidire ai suoi cenni non esercitino gl'indicati artefici il loro mestiere, e che divengano per questo nelle loro opere puri stromenti di una podestà superiore? Fa lo stesso il sovrano allorchè ricercato seconda la voce della podestà della Chiesa, e castiga chi la disturba ed offende. A vantaggio di un'Ordine superiore fa uso della sua arte di governare, esercita la nobile sua autorità; ed è in lui tanto più lodevole quest'azione quanto è da più sagro dovere prescritta, a miglior fine diretta ed accompagnata da più decorose e favorevoli circostanze. E potrà forse lagnarsi il pittore, perchè contro sua voglia si guida talvolta a mal partito l'arte sua dalla podestà de' sovrani: e l'inferior parte potrà credersi talvolta oppressa dalle indiscrete pretensioni e dai pesi enormi della parte superiore: ma non mai potrà lagnarsi il sovrano, che ha voluto egli stesso ciò che


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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