Pagina (330/736)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il solo non essere stata disapprovata sinora autenticamente quell'opinione che la fa nascere immediatamente da Dio udiste già quali funestissime conseguenze ha prodotto nella storta logica di costoro a danno della purità della Fede e dell'unità ed armonia ammirabile del regno di Gesù Cristo. Della purità della Fede, che non resta meno oltraggiata da chi impugna qualch'una delle sue incontrastabili verità che da chi ha l'ardire di annoverare tra queste le opinioni che non le appartengono. Dell'unità della Chiesa, che coll'accennata indipendenza ed estensione della vescovile podestà di più perfetta e più ben sistemata società, qual'è veramente viene cambiata in un caos della più disordinata anarchia. Neppur Gersone, quel grande encomiatore e sostenitore intrepido della vescovile podestà, ha avuto l'ardire d'inoltrarsi cotanto, e descrivendone l'estensione e natura, status, dice(602), praelationis episcopalis habuit in Apostolis & successoribus usum & exercitium suae potestatis sub Petro & successoribus ejus tanquam sub habente vel habentibus plenitudinem fontalem episcopalis auctoritatis, unde & quoad talia minores Praelati subsunt Episcopis, a quibus usus suae potestatis quandoque limitatur vel arcetur, & sic a Papa posse fieri circa Praelatos majores ex certis & rationabilibus causis non est ambigendum. Esclude in questo luogo Gersone quell'indipendenza che i novatori nemici implacabili dell'ecclesiastica unità pretendono di dover'inferire dall'immediata divina origine, che attribuiscono alla giurisdizione de' Vescovi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





Dio Fede Gesù Cristo Fede Chiesa Gersone Apostolis Petro Praelati Episcopis Papa Praelatos Gersone Vescovi