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      Nè mi si oppongano con Fra Paolo le difficoltà e contrasti, che ha incontrati in qualche luogo prima di essere accettato: chè questi non mostrano il contraggenio che avessero al suo stabilimento, ma la premura piuttosto che nodrivano di vederlo sorgere tra loro con maggiore consistenza e decoro. Le cose più accettevoli non vanno esenti da questi contrasti: e se, superata ogni difficoltà, il tribunale del S. Officio è stato in fine ricevuto e ben veduto da tutti, tanto è lungi che i passati contrasti lo dimostrino odioso e sgradevole, che anzi ne assicuranodella molta premura che si aveva di accoglierlo nella migliore possibile maniera. Succedono così per lo più varie gare e contrasti nella scelta de' Superiori, non perchè non si vogliano, ma perchè più matura ne succeda l'elezione, seguita la quale quello che vien'eletto diviene la consolazione e la delizia di tutti. Così s'incontrano grandi opposizioni e dispareri prima d'introdurre un nuov'Ordine regolare in qualche regno o città, superate le quali, diviene poi il sollievo de' poveri, il sostegno della buona educazione e coltura degl'ingegni, e l'amore di tutti. E così appunto è avvenuto al tribunale del S. Officio in più luoghi. Compariva ovunque accettevole, e tutti conoscevano quanto era per essere opportuno e proficuo; ma non si giunse tosto a scoprire da tutti come conciliare il libero suo esercizio coll'economia de' respettivi paesi e coi riguardi dovuti ai Vescovi ed ai magistrati. Ma tutto è stato in fine combinato assai bene; e allora fa che venne accolto da ogni principe e magistrato cogli indicati contrassegni d'amorevolezza e favore.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





Fra Paolo S. Officio Superiori Ordine S. Officio Vescovi