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      V. finalmente, il quale, al dire di Leonardo Vellio(752), solitus erat sanctissimae Inquisitionis ministris tantum tribuere, ut diceret, illorum opera pontificiam sibi thiaram adsciri. E non si sarebbono mai immaginato che al sorgere tanti nemici per combattere un parto sì illustre della loro mente si dovesse trovare un'uomo dotto e ben intenzionato, il quale decidesse che non fossero per riuscire sempre utili provvidenze tanto giuste, e lasciasse in dubbio se fosse o no conveniente che restassero soppresse. Sappiate però che non ha gran seguaci tra i giusti estimatori delle cose sentimento così stravagante: nè voi lo potete adottare dopo che avete sottocchio il giusto prospetto del tribunale medesimo, che maestoso sussiste in ogni sua parte anche presentemente.
      Nè vi deve far meraviglia la decadenza ed inazione, in cui lo vedete ora ridotto in qualche luogo; chè da tutt'altro principio ella nasce che da alterazione di sistema e da vizio de' suoi Presidenti e ministri. Il sistema è lo stesso, e sono d'uguale zelo e perfezione adorni i suoi amministratori. Il mondo non è lo stesso; e questo non per colpa del tribunale, ma di chi ha preso a combatterlo: ond'è che l'obbrobrio ritorna sopra gli stessi oppositori, ed egli merita tanto maggior venerazione e rispetto quanto è stato maggiore in costoro l'impegno di renderlo meno vantaggioso. È divenuto meno forte e meno esteso di prima; ma nulla ha perduto di quella maestà e decoro, ch'ebbe sin dal suo nascere presso tutti i buoni Fedeli, e crebbe poi e si dilatò nella sua riforma a quel segno, che vi ho indicato poc'anzi, di cui non può idearsi cosa più ben concertata e magnifica.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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