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      L'altra non è che un'argomento della debolezza umana, che non sa reggere all'urto di una seduzione troppo veemente e continua. Non v'era nel tribunale cosa di gran rimarco da riprendere giustamente; ma non lasciava per questo d'essere soggetto a quelle vicende, alle quali l'umane cose soggiacciono: e que' difetti, che ad esso venivano attribuiti, o non veri o esagerati oltre ogni credere, hanno potuto sembrare e verisimili e gravi presso coloro, che o [325] non li ascoltavano con molta riflessione, o non si occupavano molto per iscandagliarli a minuto. Negli oppositori sono stati effetti di rabbia e livore le ingiurie e strapazzi del tribunale; è stata negli altri effetto di pura sorpresa la cattiva impressione ch'hanno ricevuta ne' loro cuori, donde è poi seguita la sua decadenza e ruina. Ed io credo che sia da valutarsi più dalla persecuzion degli Eretici la sua importanza che dalla decadenza il suo demerito. E voi ben lungi dal prenderlo in urta per questa dovete prender motivo di apprezzarlo anche di più, e come si suol fare con quelli ch'hanno perduta la vita nella più coraggiosa difesa della patria, anche tra le disgrazie, che il santo tribunale ha incontrate per aver sostenuta la Fede di Gesù Cristo, non dovete lasciar di stimarlo moltissimo: nè dovreste cessare dal raccontar le sue glorie quand'anche accadesse che fosse soppresso del tutto. Questo per verità non può avvenire se si parla di quella podestà che ha la Chiesa di opporsi ai suoi nemici e di frenare ogni disubbidienza de' traviati suoi figli; chè in questa parte non è possibile che manchi, e le porte d'Averno non prevaleranno contro di lei.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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