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      I soli penitenti sollecitati devono essere obbligati dal Confessore a denunciar quelli, dai quali sono stati sollecitati, giusta le savie disposizioni di Paolo IV., Pio IV., Clemente VIII. e Gregario XV.; i Confessori non già, ai quali con tanta premura viene da tutte le leggi e divine ed umane raccomandato il sigillo sagramentale, e si vuole che sia rispettato anche a costo della vita in qualunque caso. Ma non è strano che l'ignorasse o lo sfigurasse il comico Voltaire, che non ha mai applicato alle cose sagre che per deriderle, ed ha creduto di poter imparare dai Parlamenti di Francia i doveri del Confessore.
      Credo d'avere per tal modo soddisfatto appieno al vostro quesito; e che voi dopo tante prove e ragioni; che giustificano l'Editto [424] del S. Officio, non penerete molto a disprezzare le ciancie e clamori di cert'increduli libertini, che per timore d'essere denunciati spacciano quest'azione per poco onestà e civile, e confondendo insieme chi per vile guadagno e per lo più non senza tradimento e calunnia riporta ai tribunali i delitti comuni con chi mosso da giusto zelo e spinto dall'autorità della Chiesa scopre senz'astio e doppiezza le ingiurie, che si fanno alla cattolica Religione, spacciano questo non men di quello disonorato ed infame; e mentr'essi non hanno vergogna di propalare a tutti le umilianti cadute di quelle infelici fanciulle, che hanno sedotte empiamente, allora solo le spacciano per disonorate e vili, quando tocche dalla grazia del Signore ed ubbidienti al comando della Chiesa depongono nel tribunale della Fede la loro empietà per convertirli.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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