Pagina (599/736)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma siccome egli parla non solo di confische, ma anche di estorsioni ingiuste; e non mancano tanti altri calunniatori, che ripetono adesso le stesse accuse, sebbene siano cessate le confische, o più non appartengano al S. Officio; così convien battere un'altra strada, e sciogliere in altra maniera il dubbio, che avete proposto. E perchè chi ha avuto il coraggio d'imputare al S. Officio un sì vergognoso difetto non ha saputo additare, oltre le confische già [471] dette, alcuna prova o indizio dell'accennato vizio, avremo noi il peso non solo di rispondere all'ingiusta loro opposizione, ma anche d'indovinare a quali debolissimi fondamenti pretendono di appoggiare l'accusa. Ma lo soffriremo assai volontieri, e perchè il soggetto lo merita, e perchè la malignità dei nostri nemici non creda di aver guadagnato questo punto, se rimane senza la dovuta dilucidazione. Scorrerò per l'economia interiore del tribunale, indi passerò agli esteriori proventi, e passando di uno in altro capo, che somministrar potrebbe qualche apparente colore a quest'accusa, vi farò conoscere ad evidenza, che è per ogni parte insussistente e falsissima.
      E quanto alla prima, siccome non è composto il tribunale di Angeli che pascansi di un cibo invisibile, ma di uomini, i quali hanno bisogno di vitto e vestito per mantenersi; e uomini sono altresì di egual condizione quelli, che sono chiamati a render conto della loro credenza.; così non ad ingordigia, ma a pura necessità è da attribuirsi ciò che cerca, ed ha sempre cercato a questo semplice effetto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





S. Officio S. Officio Angeli