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      Il solo eccesso, che si potrebbe introdurre in questo genere di [477] liberissima contribuzione, come udiste dagl'Imperatori testè mentovati, potrebbe rendere riprensibile una tal permissione: ma l'immortal Lambertini col prescrivere ai regali i giusti confini, lo ha impedito in maniera, che più non v'è che temere: La concessione, egli dice nella sua Bolla ad Supremum emanata nel 1755.(1059), di dette Patenti privilegiate dovrà farsi in tutto gratis; onde per ottenere dagli Inquisitori locali la nomina di detti officj privilegiati si proibisce espressamente ai medesimi Inquisitori di ricevere sotto qualsivoglia titolo, o pretesto promessa o donativo di sorte veruna, tanto avanti che dopo la nomina; come pure si proibisce agli stessi Inquisitori, e a quelli, che saranno da loro nominati, di promettere o dare alli ministri ed ufficiali di Roma, e rispettivamente a questi di ricever danaro o altra benchè minima cosa per la spedizione e consegna delle Patenti: e contravvenendo alcuno di essi, oltre la privazione dell'officio e di ogni altro impiego nella Sagra Inquisizione, vogliamo che incorrano ipso facto nella scomunica maggiore riservata a noi e nostri successori, e di più, se saranno Regolari, cadano parimenti ipso facto nella privazione della voce attiva e passiva, e nella inabilità perpetua a qualunque grado della loro Religione. Ecco provveduto ad ogni possibile disordine, ed alzato un'argine insuperabile a quell'ingordigia che sognano i nostri contraddittori. Perchè però era noto al gran Pontefice quanto la reciproca contribuzione di discreti regali e favori contribuir possa a conservar quella buona armonia ed affezione vicendevole, che deve passare tra il Capo del tribunale ed i rispettivi officiali e ministri; e perchè sapeva pur troppo, che molti dei Padri Inquisitori avevano bisogno di qualche sussidio per sostenere i pesi del tribunale medesimo, non ha voluto proibire ogni sorta di regali, ma li ha limitati in guisa, che possano sollevarli alcun poco dalla loro indigenza, ma non mai servire di pascolo ad una vergognosa ingordigia: permettendosi solamente (così si legge dopo le indicate paro


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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