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      Indicati così i principali difetti di pronunzia delle parole staccate, crederemmo mancante il nostro lavoro, se colla brevità che ci siamo imposti non dicessimo anche qualche cosa circa la pronunzia delle parole tra loro riunite nel discorso, del giusto colorito di esso, del modo insomma di leggere bene.
      Il ben leggere è il primo scalino dell'arte del porgere, la quale può allora trasmutarsi in bella recitazione e declamazione.
      Tutti leggono (dicono Larive e Lemercier), ma pochissimi sanno leggere.
      E ciò dipende, soggiungiamo noi, dai cattivi metodi che si adoperano coi giovanetti in questa importantissima parte della educazione privata e pubblica.
      Imperciocchè tra i vizi che si notano ordinariamente nelle scuole primeggia la cantilena o quell'uniforme alzarsi e abbassarsi della voce che è un vero strazio ai ben costrutti orecchi e un indizio certo che non s'intende e non si sente bene quello che si legge.
      Non devono infatti i giovanetti avvezzarsi nella lettura a inflettere la voce a caso, e a modo di abito qualunque collocare gli accenti, ma invece, rispettati i segni ortografici, a porre in rilievo quelle parole che per il loro valore grammaticale e logico meritano di spiccare nelle proposizioni, nelle frasi e nei periodi, e dare in tal modo a ogni parte e all'insieme d'ogni discorso il conveniente colore. - Così e non altrimenti si ottiene nella lettura la musica della parola parlata; e il lettore, facendo chiaramente comprendere e sentire quello che dice, rendesi gradito a chi lo ascolta.


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Dei doveri dell'uomo
di Silvio Pellico
Casa Editrice Italiana Milano
1873 pagine 79

   





Larive Lemercier