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      Il sapere è soltanto dannoso quando vi s'unisce orgoglio. Vi s'unisca umiltà, e pòrta l'animo ad amare più altamente Dio ed amare più altamente il gènere umano.
      Tutto ciò che impàri t'applica ad impararlo con quanta più profondità è possibile. Gli studi superficiali producono tròppo spesso uòmini mediòcri e presuntuosi, uòmini in secreto conscii della loro nullità e tanto più smaniosi a collegarsi con noiosacci a loro simili per gridare al mondo che sono grandi e che i veri grandi sono piccoli. Quindi le perpètue guèrre de' pedanti contro i sommi intellètti, e de' vani declamatori contro i buòni filosofi. Quindi lo sbaglio che prèndono talora le moltitudini, di venerare chi più grida fòrte e meno sa.
      Il nòstro sècolo non manca d'uomini d'egrègio sapere, ma i superficiali sovèrchiano vituperosamente. Disdegna d'èssere del loro numero. Disdegnane, non per vanità, ma per sentimento di dovere, per amore della patria, per magnanima stima della mente umana che il Creatore ti ha data.
      Se non puòi farti profondo in più gèneri di studi, scorri pur leggermente sopra alcuni, a fine soltanto di acquistarne quelle idèe che non è lecito d'ignorare; ma scegli uno di tai gèneri, e qui vòlgi con più vigore le tue facoltà, e sopra tutto il volere, per non restare indiètro ad alcuno.
      Ottimo inoltre è questo consiglio di Sèneca: - Vuòi che la lettura ti lasci durevoli impronte? Ti limita ad alcuni autori pièni di sano ingegno, e ti ciba della loro sostanza. - Èssere dappertutto val quanto non èssere in alcun luògo particolare.


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Dei doveri dell'uomo
di Silvio Pellico
Casa Editrice Italiana Milano
1873 pagine 79

   





Dio Creatore Sèneca