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      Indelèbile in te sia questa persuasione: - Niuna dònna la quale èra buòna il giorno delle nòzze, pèrde la sua bòntà in compagnia d'uno spòso che continui ad aver diritto all'amor suo.
      Per avere durevolmente diritto all'amore di una spòsa, bisogna non diminuire di pregi ai suoi sguardi; bisogna che l'intimità coniugale nulla tòlga al marito della riverènza e della cortesia ch'ei prima di condurla all'altare le dimostrava; bisogna ch'egli nè divènti a lèi scioccamente sèrvo e sia incapace di corrèggerla, nè le faccia sentire dispòtica autorità e la corrègga con asprezza; bisogna ch'ella abbia donde prendere alto concètto del senno e della rettitudine di lui; bisogna ch'ella pòssa gloriarsi d'essergli consorte e dipèndente; bisogna che la dipendènza in ch'ella è verso lo spòso non sia imposta dall'alterezza di lui, ma voluta da essa per amore, per sentimento della vera dignità di lui e di sè.
      L'òttima scelta che potrai aver fatta d'una dònna e la certezza che avrai d'eminenti virtù che l'adornino non t'inducano a riputare meno necessaria per parte sua un'incessante attenzione ad èssere amabile ai suoi sguardi; non dire: "Ell'è sì perfetta che mi perdona tutti i miei tòrti; non occorre studiare di farmele caro; ella m'ama sèmpre egualmente."
      Come? perchè tanta è la sua bontà, sarai meno industre a piacerle? Non farti illusione; appunto perchè il suo animo è squisito, l'incuria, l'ineleganza, lo sgarbo, le saranno còse più affliggènti, più disgustose. Quanto maggiore è la gentilezza delle sue manière e de' suòi sentimenti, tanto maggiore è in lei il bisogno di ritrovarla eguale in te.


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Dei doveri dell'uomo
di Silvio Pellico
Casa Editrice Italiana Milano
1873 pagine 79