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      Ama la vita! ma amala non per volgari piaceri e per misere ambizioni. Amala perciò che ha d'importante, di grande, di divino! Amala perchè è palèstra del mèrito, cara all'Onnipotènte, gloriosa a lui, gloriosa, e necessaria a noi! Amala ad onta de' suòi dolori, ed anzi pe' suoi dolori, giacchè son essi che la nobilitano, essi che fanno germogliare, crescere e fecondare nello spirito dell'uòmo i generosi pensièri e le generose volontà!
      Questa vita, cui tanta stima tu dèvi, sii memore èsserti data per brève tèmpo. Non dissiparla in sovèrchi divertimenti. Concèdi soltanto all'allegria ciò che vuòlsi per la tua salute e pel confòrto altrui. O piuttosto l'allegria sia da te posta in principal guisa nell'operare degnamente cioè nel servire con magnanima fratellanza a' tuoi simili, nel servire con filiale amore ed obbediènza a Dio.
      E finalmente, amando così la vita, pènsa alla tomba che t'aspètta. Dissimularsi la necessità di morire è debolezza che scema lo zelo del bène. Non affretterai per tua colpa quel punto solènne, ma non volerlo allontanare per viltà. Esponi i tuòi giorni per la salvezza altrui, s'è d'uòpo, e massimamente per la salvezza della tua patria. Qualunque spècie di mòrte ti sia destinata, sii pronto a riceverla con dignitosa forza ed a santificarla con tutta la sincerità e l'energia della fede.
      Tutto ciò osservando, sarai uòmo e cittadino nel più sublime sènso di queste paròle; sarai giovevole alla società e renderai felice te stesso.
     
     
      FINE
      (1) Il suono della s e della z che noi con molti chiamiamo dolce da altri è chiamato sommesso, sottile e anche rozzo.


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Dei doveri dell'uomo
di Silvio Pellico
Casa Editrice Italiana Milano
1873 pagine 79

   





Onnipotènte Dio