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      Innamorato incontra - e, oh, d'ogni lodeBen più le parve!
      Il mutuo turbamentoPerocchè romoroso era l'applauso,
      Null'uom vide o capì. - Si ricomponeAdel: sulla infiorata arpa coll'agili
      Dita preludo, e l'armonia celesteGli versa in cor de' mali suoi l'obblio.
      Son guerrieri i suoi carmi. Ei di san Giorgio
      Dice l'eroico spirto - E della figliaDi quel re dice il pianto e le sciagure
      Che divorata esser dovea dal drago,
      Quando il cappadocèo redentor venneDella beltà e dell'innocenza. Ignuda
      La vergine regale al drago espostaPinger non osa Adel: cinta d'un velo,
      Il sembiante ei le dona d'Eloisa,
      E il biondo crine ed il ceruleo sguardoE sì amabil ne trae quadro pietoso
      Che a tutti molce gli ascoltanti il petto.
      L'arrivo ei dice del campione e l'iraContro a' codardi cavalier che il brando
      Non consacrano a' deboli, e a quel sessoIn che onorar dobbiam Maria: e descrive
      La terribil battaglia; e la sconfittaDel mostro immane; e il giubbilo e il trionfo
      Che la turba apparecchia; e la modestiaDel vincitor che involasi, e a novelle
      Per la terra trascorre inclite imprese.
      Oh, allor d'Adel, nell'inno suo di fuoco,
      Tutto il cavalleresco animo splende!
      I bei fatti lo esaltano; una vivaSete di gloria lo divora: in vago
      Disordin, nella mente i grandi esempiGli si confondon del guerrier ch'è in cielo
      E quelli del suo sir, e a entrambi aitaChiede e virtù perchè lor orme ei prema.
      Quell'affanno, quel nobile desìo,
      Più che le lodi avutene commoveIl magnanimo vecchio:
      Eccoti, o figlio,
      L'onorato mio ferro; i dì verrannoCh'io giacerò cogli avi, e questo ferro


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Poesie scelte
di Silvio Pellico
Edizioni Buadry Parigi
1840 pagine 149

   





Giorgio Adel Eloisa Maria Adel