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      Magia non è de' grandi lor pensieri:
      Più d'un libro m'è caro, e pure in essoDi rado cerco lui; cerco me stesso.
     
      E non sol me vi cerco: alla memoriaDel me passato aggiugnesi indivisa
      Di palpiti d'amor söave istoria,
      Quando un'egregia m'infiammava in guisa,
      Ch'io per lei sola ambìa pietate e gloria,
      Ch'io sempre in lei tenea l'anima fisa,
      Che d'un sorriso suo per farmi degno,
      Sempre agognava ingentilir lo ingegno!
     
      E se pio talor fui, pregio egli è statoDi quella generosa animatrice:
      Era ad essa straniero il forsennatoFoco d'amor che mi rendea infelice;
      Ma compatìa mie pene, ed elevatoVolea il mio spirto, e lo volea felice,
      Ed allòr che più insano io le parea,
      S'affannava, e garrivami, e piangea.
     
      Quella donna, onde il bel, nobile visoPolvere è da molt'anni, e l'alma in Dio,
      Non disamai, benchè da lei diviso,
      E onorerolla tutto il viver mio:
      Ma nuovi poscia affetti han me conquiso,
      E quel primiero ardor s'intiepidìo:
      Quel ch'era in me un incendio, è una favillaChe come lampa ad un sepolcro brilla.
     
      Senza obblïar la già cotanto amata,
      Altra ammirai ch'or dispartita è anch'essa;
      E in me virtù credendo io sublimataPer averla a sì bello angiol commessa,
      L'anima mia da orgoglio inebbrïataVana si fea di lungo ben promessa:
      Giorni d'alto dolor mi mosser guerra,
      E a lei pur venni tolto, ed è sotterra!
     
      Sete d'amor, sete di studi, e seteD'innalzar sopra il volgo il nome mio,
      Gran tempo mi rapìan sonno e quiete,
      Nè scerno se ammendato oggi son io:
      Tu che del cor le latebre secreteSolo ravvisi e mondar puoi, gran Dio,
      Pietà di me che tanto sempre amai,


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Poesie scelte
di Silvio Pellico
Edizioni Buadry Parigi
1840 pagine 149

   





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