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      Hannah alla fine mi domandò:
      - Sai tu a cosa penso, Giuda?
      - Perdinci, alle quattrocento concubine di Salomone.
      - Domani arrivano la moglie di Pilato e il governatore della Siria....
      - Bisogna forse assassinarli anch'essi?
      - Pilato riceve quindi delle nuove coorti.
      - Tanto meglio; più se ne ammazza oggi tanto di meno a combattere domani.
      - Saremo schiacciati.
      - Che monta? altri faranno la prova dopo di noi, e riesciranno forse.
      - Hum! brontolò il sagan, egli è che a me importa molto poco che gli altri riescano o no: ma noi saremo esterminati senza dubbio.
      - Avresti paura, principe mio?
      - No; ma io non mi sono unito ai tuoi progetti per aver l'onore d'essere appeso ad un patibolo sul Golgota.
      - Parli d'oro, Sagan, risposi io, ma è troppo tardi ora per indietreggiare. D'altronde tu devi arder di zelo pel Tempio, di cui un pagano saccheggia il tesoro sotto il pretesto di costruire un acquedotto per dar da bere a delle ciurmaglie che muoiono di sete. Poi, una occasione come questa non si presenta tutti i giorni. Ci sono cinquanta mila persone accalcate sopra le colline di Gerusalemme ed in Gerusalemme stessa, venute da tutte le parti della Siria, e che ci daranno aiuto senza fallo.
      - Nondimeno, disse il sagan, se quella gente esitasse....
      - Anzi tutti e' sarebbero decimati dalle armi dei Romani: ma è così che si alimenta l'odio dei popoli oppressi contro gli oppressori stranieri. Tu avrai, Sagan, un posto nella nostra storia, vicino al mio grande antenato Mattatia il Maccabeo.
      - Credo piuttosto, che sarò considerato come un meschino plagiario del mio grand'avo Esaù...


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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