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      Pilato posto da parte, non restavano che Pomponius Flaccus e Claudia, che avessero il diritto di far escire Giuda dalla sua prigione. Il governatore della Siria, perduto nelle sue dissolutezze, passando i suoi giorni nel letto e nel bagno, e le sue notti a tavola o altrove, avrebbe ben dato l'ordine di rapire una ragazza, od un ganimede, per rallegrar le sue feste; ma egli non si mischiava di sottrarre al carnefice le sue vittime. Pomponius quindi pareva innocente. Dunque?
      Gli appartamenti di Cesare, abitati da Claudia, sporgevano sui giardini. Giuda era un bellissimo giovane. Le dame romane andavano pazze di orgie misteriose. Claudia arrivava, preceduta da una tetra celebrità, offuscata dall'odio degli schiavi contro i loro padroni. Ella aveva distinto Giuda in quella bella scena, che aveva commosso tutto il circo.... Occorreva altro? Bar Abbas diresse tutte le sue investigazioni nei contorni della bella Romana. Attaccò il segreto dalla parte del giardino e da quella della corte, con gli schiavi e con le schiave. Non potè scovrir nulla. Ma le sue induzioni non ne furono che più corroborate. Ruben mi aveva veduto passare pel giardino, e penetrare nel palazzo; i soldati che avevano accompagnato Cneus lo confermavano. A meno, dunque, che non m'avessero fatto escire di là morto o vivo, morto o vivo dovevo trovarmi in quella parte del palazzo.
      Quando questa idea fu entrata nel capo di Bar Abbas, egli ritornò da Justus e gli comunicò le sue osservazioni. A Justus andarono a sangue; perchè egli ci aveva interesse, quand'anche non le trovasse verosimili, avendo in mente di profittarne.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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