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      Ora a noi occorrono degli uomini d'arme, degli uomini che sentano la dignità della patria, e non mica degli schiamazzatori.
      - Lo so, risposi, e per ciò io non accetto il shiloh tale qual è, ma vorrei provare se posso addomesticarlo ad essere ciò che voglio io.
      - Non mi oppongo al tuo tentativo, replicò Erodiade. Ma se tu riesci, devi tanto più diffidare d'un istrumento che cangia di tempra per un interesse qualunque, e che può frangersi al primo urto.
      Correva l'anniversario della nascita di Antipas. Ci era dunque festa al palazzo, e molti capi militari, governatori di città, ufficiali della tetrarchia erano stati invitati. Il momento dell'abboccamento con il Battista non mi pareva opportuno. Imperciocchè, siccome gli era lasciata una grandissima libertà, egli aveva veduta una grande parte dei suoi discepoli e poteva o non sentire il peso della solitudine, o conoscere gli affari del mondo più che non occorreva. In ogni caso, avrei voluto parlargli da solo a solo, senza apparato, senza quella messa in iscena che poteva stuzzicarlo a rappresentare una parte mentre io aveva duopo di trovare l'uomo. Erodiade che diffidava di me, che aveva tante e così pronte ed ardenti passioni, volle che questo interrogatorio avesse luogo subito, alla sua presenza ed a quella di suo marito. Ella si condusse nel gabinetto ove soleva trattare gli affari e ordinò che il Battista vi fosse introdotto.
      Erodiade era seduta dinanzi una tavola di malachite coperta di carte; giacchè era dessa che amministrava le provincie, riceveva i rapporti, e dava gli ordini: mentre suo marito godeva delle voluttà della vita, inventate a Babilonia, esagerate in Roma, abbellite ad Atene.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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