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      Se ne incontrano in tutti i crocicchii61. Quando li avrò meglio preparati, ne farò un oggetto di esportazione.
      E, scilinguando ciò, Antipas baciava sulla fronte Erodiade divenuta pensosa, e noi uscivamo da una porta, nel punto proprio che da un'altra entrava una fanciulla di una quindicina d'anni, ed andava a gettarsi nelle braccia di sua madre la quale le apriva per riceverla.
      La giornata passò gaiamente, in attesa della cena e della festa ufficiale della sera.
      Più di cento convitati circondavano l'anfitrione reale nella splendida sala costrutta dal re Erode. Erodiade era coricata vicino ad Antipas, ed io seduto come gli altri, vicino a lei. Tutto ciò che si può immaginare di più prezioso in vasellame ed in porpora, tutto ciò che si può concepire di più delicato in cibi ed in vini, copriva la tavola di quel principe sontuoso e voluttuoso. Il deserto, il mare, i fiumi, le stalle, i giardini e le cantine erano stati esauriti per celebrare questa festa che doveva sedurre quelli che facevano la guerra per il loro padrone, e quelli che avevano ripugnanza a favorire i suoi amori. I discorsi allegri, lusinghieri, bellicosi s'incrociavano in mezzo ad un brillante rumorìo da un capo all'altro della sala. I fiori imbalsamavano, il vino inebbriava, gli effluvii misti dei cibi e dei profumi mettevano in fuoco il sangue. Questo splendore di vasi d'oro, di lumi, di stoffe dai vivi colori di cui i convitati si erano pavesati, il sorriso delle donne, le canzoni degli istrioni, i bizzarri motti dei buffoni, le smorfie dei parassiti.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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