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      - Sei ben curioso, per esempio!
      - No. Soltanto, ora ho il dovere di conoscere il più che posso di quell'uomo, onde afferrarne l'intera fisonomia, sotto tutti i rapporti. È altrettanto difficile di penetrare direttamente in queste nature mistiche, che agognano alla consustanzialità con Dio, che di penetrare nei segreti dell'Etna. È mestieri quindi metterli in camicia, a loro insaputa.
      - Hai dunque definitivamente fissato le tue viste su quel Rabbì?
      - Definitivamente? No. Ma egli ha delle attitudini, dei tratti, che ben diretti, potrebbero farne un porta voce ed un porta bandiera abbastanza conveniente.
      - Per me ho contro codestui le istesse prevenzioni che avevo contro il Battista, di cui fortunatamente siamo sbarazzati.
      - Che prevenzioni?
      - Il Rabbì di Nazareth giuocherà la partita per suo proprio conto servendosi dei nostri dadi puntati - se pure giuoca il nostro giuoco. Ma non darà nella trappola. È così dolce l'essere adorato come figlio di Dio, grattandosi.... le chiappe, raccontando delle storielle morali, e, nell'ozio, dando alle donne isteriche delle pillole per far loro vomitare il diavolo. Codesti biascicatori di frasi vuote, cui nessuno comprende - neppur chi le fabbrica - non arrischiano certo la loro pelle ben grassa, per demolire dei Cesari. Demolire dei Cesari! Mille pesti! bisogna avere più di pelo nel cuore che sulle labbra o sul mento. Vogliamo altra cosa, noi: un messia corazzato.
      - Tutto ciò è stato detto, e ripetendolo tu vuoi sfuggire di rispondere alla mia domanda.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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