Pagina (300/551)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Non potendo fissarsi in questa pianura di Tiro e di Sidon, in queste due città scintillanti di palazzi, ove il popolo lavorava per godere, non potendo, egli credeva, ritornare senza pericolo nella Galilea, Gesù ed i due discepoli vennero a cercar un ricovero nella Decapolis, gruppo di città greche alleate che accampa alla punta meridionale del lago di Gennesareth e sulle due rive del basso Giordano. In mezzo ai Greci ed agli stranieri d'ogni paese che popolavano Hippo, Gadara, Pella, Scitopoli, il Rabbì di Nazareth si credette sicuro.
      Ma là pure, la sua anima non aveva eco, nè trovava quell'odio contro la dominazione straniera, di cui io gli aveva parlato, e quel desiderio della dominazione ebrea, che io attribuiva a quei paesi.
      Qui, egualmente, il lusso, l'arte, il movimento per abbellire la vita di piaceri e di agiatezze, la scienza, la poesia, l'esistenza facile, le relazioni festevoli, si sviluppavano vivamente. Gli Dei erano umani ed alla buona, e non dei tiranni brontoloni ed arcigni come il Dio degli Ebrei. Omero, Platone, Tucidide, Erodoto, Anacreonte, non facevano punto desiderare il Pentateuco, i libri di Salomone e dei Profeti, di Giobbe e di Daniele. Qui, quell'ideale del popolo ebreo sembrava un cupo e mal costrutto fantasma che era antipatico, ed offendeva lo sguardo. L'ideale stesso di Gesù, così semplice, etereo, si annientava in quell'aria febbrile, pregna di emanazioni umane, dell'eretismo dei sensi. Il Padre ch'egli predicava nel paese giudeo, era qui una creazione fantastica cui Platone aveva già abbozzata nella regione dei sogni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





Tiro Sidon Galilea Gesù Decapolis Gennesareth Giordano Greci Hippo Gadara Scitopoli Rabbì Nazareth Dio Ebrei Platone Tucidide Erodoto Anacreonte Pentateuco Salomone Profeti Giobbe Daniele Gesù Padre Platone