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      Ma Gesù, avendo nelle sue peregrinazioni toccato soltanto i paesi fenici, greci e romani, aveva creduto che il popolo ebreo dividesse con loro il sentimento di tolleranza del giogo romano. Avendo abdicato il titolo di figlio di David, cui alcuni mesi prima aveva vagheggiato, egli si era deciso per la parte di figlio di Dio che viene ad annunziare il regno di suo padre. Questo bisticcio, che non significava nulla, poteva prendere tutte le forme che le circostanze avrebbero indicate.
      Il tipo di Rettore universale concepito da Gesù era quello di un gran sacerdote-re, il quale nel nome di Dio governasse e conducesse in via assoluta corpi ed anime - la monarchia teocratica la quale non conosce altro padrone che Dio con cui s'identifica, nè altro limite che le proprie aspirazioni - (il papato come è inteso oggidì al Vaticano).
      Questo tipo non era realizzabile nei paesi misti, sotto la dominazione degli eredi d'Erode. La mescolanza di razze, di popoli, di credenze che s'incrociavano nelle provincie sotto la dominazione indiretta dei Romani, si opponeva a questa feroce autocrazia, quand'anche quei suscettibili figli di Erode fossero stati così dabbene da lasciarle gettare le sue basi nella loro casa. Occorreva dunque emigrare, e tosto; perchè i pericoli crescevano, si accumulavano dinanzi il Rabbì. Dove andare?
      Io gli aprivo le porte di Gerusalemme, preparandogli una calda accoglienza. Io aveva bene specificato a quali condizioni. Gesù voleva sottrarvisi, e trar partito del favore che io gli preparava.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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