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      Che diverrà ella quando sia uscita da quella casa, ove tutto le ricorda una gioja estinta, un amore oltraggiato, l'onore perduto? La sua vita è nelle lagrime; se non lascia quella casa, ella morrà.
      - Che posso io fare?
      - Quello che ti ho chiesto.
      - Con quale scopo?
      - Tel dico subito. Ti ricordi di quel giovane Giuda bar Simone da Kariot, che nel circo salvò la vita di tua moglie, che tu facesti arrestare, e ch'ella fece porre in libertà?
      - Me ne ricordo.
      - Ebbene questo giovane vide Ida nel circo, e ne fu colpito nel cuore. Egli la cercò, mi cercò, ma non potè allora trovarci. Per uno strano caso, una notte di tempesta, quella stessa in cui egli uscì dal palazzo d'Erode ed andava a Betlemme onde veder sua madre, egli si ricoverò a Berachah.
      - Lo incontrai per via.
      - Quindici giorni dopo, egli venne a ringraziar Ida; la rivide, la riconobbe, e la sua pazzia scoppiò. Lo misi alla porta, dichiarandogli che la vedova di Cajus Crispus non riceverebbe ormai che quegli che venisse a domandare la sua mano.
      - Ed è ritornato?
      - Mi ha domandato, quindici giorni dopo, di sposare Ida. Non l'ha riveduta. Non le ha nulla domandato. Vuole ora inviare il sagan a portare il suo messaggio.
      - E Ida non ne sa nulla?
      - Assolutamente nulla.
      - Tu dunque non vieni in suo nome?
      - Te l'ho già detto.
      - Ebbene, io respingo la tua dimanda.
      - E perchè la respingi tu?
      - -Dapprima, perchè così mi piace; poi, perchè sei tu che me la fai; finalmente, perchè non credo alla tua storia, e che essa deve coprire qualche vergognoso mercato.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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