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      Ho imparato a perdonare.
      - Gli è che hanno dessi nell'anima una lebbra più sordida ancora di quella del cuore, la quale li rende vili, fe' di rimando Claudia, fissando sopra suo marito un tale sguardo di sprezzo, che avrebbe sepolto a cento braccia sotto terra la statua di Giove Capitolino.
      Pilato s'accorse che la conversazione prendeva una piega doppiamente pericolosa; ma volle lanciarmi un altra freccia prima di partire. Io non compresi la malignità di questa scena che più tardi, quando seppi che Ida era stata sua ganza. Pilato mi odiava come amante di sua moglie, come colui che gli rubava le ultime memorie di quella ganza, e gongolava nello stesso tempo che la fatalità riparatrice gettasse fra le mie braccia, come moglie, quella che egli aveva posseduto come favorita.
      - Giovane, diss'egli, tu hai avuto fretta d'entrare in quel paradiso ove i libri sacri del tuo paese nicchiano il serpente. Se ve lo trovi ancora, se ti morde, ricordati che Ida, la quale conosce così bene il valore del tempo, sa pure che ella conserva, anche dopo il divorzio, quel diritto di cittadina romana che le aveva conferito suo marito, e che v'è a Gerusalemme un procuratore di Roma per renderle giustizia.
      Non attese la mia risposta e partì. Io era impaziente d'inviare ad Ida i documenti ed il messaggio che dovevano decidere della mia sorte. Il sagan si condusse lo stesso giorno a Berachah.
      Una grande costernazione regnava nella casa, in causa della scomparsa di Moab. Si passava in rivista ogni sorta di congetture, tutte lontane dal vero.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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