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      Non ho voluto però vedere Gesù, che mi manca assolutamente di rispetto. Ho promesso di vederti, ma ad una condizione....
      - Quale, di grazia, affettuosissimo zio?
      - Che sia egli stesso, il sagan, che ti dica ciò che ha detto a me; poichè tu forse crederai a lui, meglio che a me.
      - Difatti, io ho di che non crederti senza garanzia, e ancora...
      - E ancora, che cosa?
      - Ho ancora ad aggiungere, che in questo momento stesso tu menti, e che questa storia che mi racconti è un nuovo tranello.
      - Sei una sciocca figliuola, va, cara nipote. Non t'ho forse detto che sono indifferentissimo alle disgrazie che cadranno sul capo di tuo fratello, cui abbomino? Non t'ho detto che puoi andare tu stessa, quando vorrai, ad informarti dal sagan, il quale è l'uomo il più saggio, il più probo, il più stimato della Siria? Aggiungo di più: il sagan m'ha confidato, che fra qualche giorno avrà luogo, in sua casa, una riunione dei nemici di tuo fratello. Ebbene va a domandargli, se non mi credi, di assistere, nascosta, a quella riunione. Questa domanda sarebbe, te ne avverto, un insulto per l'uomo che ti previene a tempo del pericolo del Rabbì, ond'e' si metta in guardia. Ma puoi dire al sagan, che il suo messaggio pervenendoti da uno spezzaforche come tuo zio, il quale ti ha già fatto delle monellate, non vi ti fidi, e che vuoi vedere ed udire da te stessa. Quell'uomo tanto buono, che non ha rifiutato di andare a domandare in isposa la ganza di Pilato per un suo amico, sarà tocco dalle tue ragioni, e ti soddisferà; avvegnacchè, al postutto, e' non prenda lo scorruccio se tuo fratello rovina nell'abisso cui scava sotto i piedi dei nemici della nazione.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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