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      Ch'ella ti perdoni, ed io t'assolvo. Ma il pericolo è imminente.
      - Che venga dunque, che ricada su me; ma tu, salvati, o fratello.
      Il Rabbì rialzò sua sorella, sempre alle sue ginocchia, e baciandola in fronte, le disse con voce molto commossa:
      - Va, povera fanciulla, va e non peccar più.... Dio conterà le tue lagrime, se piangi; e ti sarà molto perdonato perchè hai molto amato.
      Ida gettò le braccia al collo del Rabbì, e gli coprì il viso di lagrime e di baci. Una grossa lagrima navigò negli occhi di quell'uomo severo, cui la disgrazia provava, e, come una perla d'una corona, la lasciò cadere su quella bella giovine testa condannata.
      - Nasconditi, figliuola, soggiunse il Rabbì; domani ti cercherò un ricovero, e che Iddio ti dia pace. Fra due settimane tua madre arriva pel paschah.
      Ida abbracciò di nuovo suo fratello, e ritornò a Berachac ove io l'attendeva fin dal mattino.
     
     
     
      XXVI.
     
      Non tenterò di descrivere lo stato del mio animo. Se non divenni pazzo, gli è forse perchè il destino sapeva che la mia ragione doveva ancora essere utile a qualcuno. Dopo che il Rabbì ebbe colpito sua sorella dello stigmata indelebile di ganza di Pilato, Gamalial mi trascinò via da Berachah, ed io seguii gli altri come trasportato da un uragano. Mi ritrovai nella mia dimora, nel mio letto, senza avere coscienza di nulla, e, cosa strana, m'addormentai d'un sonno stupido e pesante, come se fossi stato affranto dalla fatica. Ma all'indomani, i primi raggi dell'alba versarono nella mia stanza tutti gli spasimi che possono straziare un cuore agitato da cento diverse passioni.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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