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      Maria non seppe nascondere la sua gioia. Diede in un grido ed accompagnata dai vicini che le facevano visita, si avanzò verso il Rabbì che mi parve terribilmente preoccupato. Maria gli raccontò allora altri particolari della malattia, altri sintomi della morte. Gesù volle vedere, e si diresse verso la grotta. Egli intravedeva in questa avventura - l'ho già detto, ed egli stesso l'aveva detto - un'occasione di attestarsi in maniera strepitosa come figlio di Dio «a causa del popolo che lo circondava, e che poteva crederlo inviato da Dio115.» La pietra della porta tirata da banda, vedemmo Lazzaro coricato, la testa verso l'apertura. Il Rabbì allungò la mano sopra di lui, la tenne lungamente su quella testa e su quel petto, poi pregò, gli occhi rivolti al cielo. Infine, sclamò:
      - Grazie, Padre! tu m'hai ascoltato.
      Allora, indirizzandosi a Lazzaro, gli gridò con voce possente:
      - Lazzaro, alzati e vieni fuori.
      Lazzaro si alzò come dal suo letto, senza dare alcun segno di stupore nè di riconoscenza, e rientrò tranquillamente in casa. I suoi amici, che lo avevano creduto morto, portarono a Gerusalemme la notizia che il Rabbì di Nazareth l'aveva risuscitato.
      Questa notizia non poteva a meno di giungere alle orecchie di Hannah e di Caifa. Essi seppero così che il Rabbì era di ritorno a Gerusalemme, e che veniva coll'intenzione la più determinata di provocarli. Hannah pensò che il Rabbì venisse altresì per avere con noi quella conferenza cui non ha guari aveva evitato partendo precipitosamente.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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