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      Ma Hannah avendo preso il posto di Caifas, l'attenzione si riportò tosto sopra il Rabbì della Galilea, cui Gamaliel costringeva ad una rivelazione definitiva. Infatti il Rabbì, dopo essersi raccolto un istante, rispose:
      - Io sono il figlio dell'uomo nel senso dei vostri profeti. Sono Ebreo. Il mio padre terrestre, carico di figliuoli e povero, mi confidò dall'infanzia alla sollecitudine degli Esseniani133. All'età di cinque anni, io apparteneva come ogni ebreo, alla legge. A dieci, fui iniziato ai regolamenti ed alle ordinanze. A tredici, io compivo i precetti come gli altri figli del popolo di Mosè. Avrei potuto ammogliarmi a diciotto o a vent'anni. Fui circonciso, presentato al Tempio, e ricevuto come figlio della legge. Portai la mia offerta al Tempio; osservai le feste e mangiai l'agnello pasquale come ogni altro individuo della Giudea. Frequentai la sinagoga, ove fui istruito, ove fui rischiarato sopra la legge; e come ogni altro compiuti i tredici anni, presentai i miei dubbi nelle discussioni pubbliche del Kaal (assemblea). Come Daniele, le mie osservazioni, a quell'età, furono rimarcate134. A trenta anni principiai come tutti i miei concittadini ad occuparmi dell'interpretazione della legge, della tradizione, e della cabala135. Nella mia infanzia ascoltai la voce dei miei maestri e di Menahem, che diceva: Amate; e la voce di Giuda il Golonite che diceva: Non più padroni; distruggete lo straniero. E vidi migliaia di questi figli della Galilea appesi alla croce dei Romani.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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