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      - «Una parte considerevole del popolo crede senza esitare a tutti coloro che gli promettono la liberazione, e che si autorizzano di pretesi segni o miracoli. Che il Consiglio si mostri dunque attento e risoluto, imperciocchè, se noi lasciamo fare, i Romani che guatano l'occasione, che sono preparati, verranno e distruggeranno la città, il Tempio, la nazione intera. Per quanto rigorosa sia tale necessità, vale meglio che un capo ribelle, che un uomo solo perisca, anzi che il popolo d'Israele tutto intero137».
     
     
     
      XXIX.
     
      Lasciando la casa di Hannah, il Rabbì di Nazareth erasi recato da me. Un sentimento di delicatezza lo allontanava ormai da Bethania. Lazzaro, spaventato delle conseguenze di un interrogatorio al quale gli agenti del sanhedrin l'invitavano, per ispiegare la sua singolare guarigione, era sparito, consigliato forse dalle sue sorelle, le quali temevano lo scandalo a proposito del seppellimento precipitoso del loro fratello. Si affaticavano esse a dare una tinta miracolosa alla scena di Lazzaro. Il sanhedrin usava del suo diritto andando al fondo delle cose.
      Io aveva avuto un colloquio con Hannah, dopo che tutti erano partiti, ed egli mi aveva raccontato ciò che fra lui e Claudia era intervenuto. Avevamo quindi fisso il piano di condotta definitiva che le circostanze c'imponevano.
      Claudia, con una parola, distruggeva i nostri progetti, o piuttosto li aggiornava. Essa cangiava in un intrigo di palazzo il movimento di rigenerazione, che noi avevamo lentamente elaborato, preparato, maturato e condotto alla vigilia di manifestarsi alla luce del sole.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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