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      Me ne manca sempre qualcuno, e mi dicono che sono le scimmie che l'hanno divorato.
      Per non desolare Antipas, cenai con lui guardandomi bene, ad ogni modo, di gustare quel suo pasticcio sì sospetto. Partendo però, mi assicurai che ai suoi impazienti giovanotti, i quali, secondo la promessa, venivano per battersi, avesse dato l'ordine positivo di restar tranquilli per questa volta, e di non cedere ad alcuna seduzione da qualunque parte loro venisse. Hannah, Jehu, Menahem passarono la stessa parola d'ordine, e la fu ventura.
      L'arrivo degli stranieri per la festa principiò all'indomani.
      Il paschah era stato fondato in commemorazione della partenza degli Ebrei dall'Egitto. La notte in cui l'angelo del Signore doveva fare il giro e macellare in Menfi il primogenito degli uomini e delle bestie, ogni ebreo aveva ricevuto l'avviso di scegliere un capriolo od un agnello, maschio e senza macchia, di ucciderlo e di tingere del suo sangue con l'issopo la soglia della porta; di arrostire la vittima, e sul cader della notte riunirsi tutti, maschi e femmine, gli abiti succinti, i sandali legati, pronti a mettersi in cammino, prendendo in fretta un pezzo della carne arrostita, del pane azzimo e delle erbe amare. Dopo quella fuga dall'Egitto, ogni ebreo, in qualunque punto della terra si trovasse, ha osservato questo anniversario. Chiunque lo poteva, doveva recarsi al Tempio in Gerusalemme, uccidervi un agnello e pagare la decima ai preti.
      Gerusalemme traboccava quindi di forastieri e di provinciali dall'8 di Nisan fino al 24.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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