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      Noi ripulimmo quella cellula e vi deponemmo il corpo. Il giardiniere fu mandato via. Ciò che restava a fare Maria lo avrebbe compiuto.
      Lentulus ci raggiunse un'ora dopo, portando dei cordiali ed alcuni vestiti, di cui l'astuto compare prevedeva la necessità.
      Maria fu sublime fino all'ultimo istante.
      Il terzo giorno, ella sparse la voce fra i discepoli del Rabbì che questi era risuscitato.
      Ciò era necessario onde assicurare il successo di quanto avevamo fatto, l'impunità di Lentulus, l'oblio di Pilato, e calmare le coscienze timorose dei membri del sanhedrin, che avevano creduto oltraggiata la legge e dovevano crederla vendicata.
      Pilato ed Hannah seppero però da me la verità.
      I discepoli, la cui vergognosa vigliaccheria non aveva scuse, tribolarono Maria, chiamandola visionaria, quando ella annunziò loro che il corpo del Rabbì «era stato tolto della sua tomba, e che non si sapeva punto ove lo si fosse messo162.»
      E' non credettero mai - quei semplicioni! - alla resurrezione del loro maestro.
     
      Tre mesi dopo, mia sorella vedova, Noah, il mio amico ed io c'imbarcammo a Joppa per Taranto.
     
     
     
      XXXIII.
     
      Tre anni sono scorsi dagli ultimi avvenimenti che ho più su raccontati.
      Siamo a Roma.
      Un giorno, andando alle Terme, incontrai Pilato, il quale, avendo finito i suoi dieci anni di potere, ritornava a Roma.
      Io aveva allora ventisei o ventisette anni.
      Avevo adottato il costume greco, e passavo per un cittadino di Rodi. La mia barba era cresciuta, la vita elegante della gioventù d'Antinoo che io menava aveva profondamente alterato i miei lineamenti.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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