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      De Blasiis è sempre pronto a chiamarsi soddisfatto. Il signor Castellano protesta sempre. L'anno scorso, quando sedeva alla destra, aveva altresì la specialità delle proposizioni indiscrete. Domandava, per esempio, un appello nominale quando i membri della sinistra credevano opportuno di andarsene per non votare, ovvero gridava: Non siamo più in numero. Ora è Ricciardi che prende questo vezzo - ma in senso più liberale - egli dice legale. Colui che parla il più fuori, il meno dentro della Camera, è il signor Ninco. Il passeggiatore il più dispiacevole, il ronzatore il più antipatico che crispa i nervi, è Lacarta, San-Donato parla sempre o frizza - quei della destra ben inteso. Plutino ha lo più d'enfasi provinciale. Lo più irritato ed irritante è il signor Paternostro. Lo più scipito e vuoto è Bruno.
      Vi è una categoria di deputati che ha la malattia di proporre delle leggi per avere l'occasione di recitare un piccolo discorso meditato, mandato a memoria per sei settimane.
      Un sol deputato siede alla Camera la testa coverta di un berrettino - il mio eccellente amico signor Rendina. Mordini provò un momento d'imitare questo Grande di Spagna della Sovranità nazionale; ma il suo fez di velluto ha soccombuto alla fine sotto l'indignazione di una coppia di begli occhi che lo fulminavano dalla tribuna delle dame, ed è scomparso. Massari è l'amico di tutto il mondo - che non sia però un semplice mortale! Crispi ha l'attitudine la più aggressiva nella Camera - quando s'indigna e rompe la monotonia.


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I moribondi di Palazzo Carignano
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Perelli Milano
1862 pagine 170

   





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