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      Ma la mia ritrosia non so vincere, e non ho sfiorato che i profili di chi conobbi, di chi lambii, in passando, un bricciolo di conversare. Quindi, il mio libro è incompleto. E ne domando scusa a coloro di cui tacqui e di cui avrei dovuto favellare, ed a coloro di cui mi sbrigai con una frase, la più corta possibile, e perciò talvolta monotona. Ho scritto però senza malignità ed a seconda dettava dentro la mia coscienza.
      Presi in massa intanto quegli individui sì vari, sì diversi, sì completi, sì scelti, formano un insieme che sembra una grande dissonanza al primo audito, al primo colpo d'occhio. Ma poscia, quando si compara, quando si rapprossima, quando si conosce il tuono e si è fatto l'occhio allo scintillìo di tanta mobilità di luce, si vede che il Parlamento italiano è un corpo perfettamente organizzato, all'organismo forte, ai legami potenti, agli organi diversi vigorosamente sviluppati, e di cui la varietà forma l'unità. Vi è in esso un sistema di compensazione continuo; di completamento provvidenziale - in cui Ricasoli completa Ratazzi, il marchese di Cavour completa Ferrari, Mellana completa Mancini, Brofferio completa Buoncompagni, Ondes completa Levi, Crispi il Paternostro ed io il Chiaves, e Conforti il Mordini. Cento antitesi danno la grande tesi dell'unità nazionale - espressa in questo teorema che chiamasi Parlamento. I partiti sono vivi, gl'interessi pronunziati, le passioni esigenti, le titubanze legittime, le impazienze logiche.... la ragione del clima, della latitudine, del sole, del suolo scoppia per tutto.


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I moribondi di Palazzo Carignano
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Perelli Milano
1862 pagine 170

   





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