Pagina (266/346)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E quando Costantinopoli, al XV secolo, cadde in potere dei Turchi, l'idea morale, i frantumi tradizionali e materiali dell'impero di Oriente, si trovano agglomerati in lui. L'unità orientale fu così rappresentata dall'impero russo in faccia dell'occidente sbocconcellato. Questa posizione, queste tendenze assorbenti, sarebbero di già esse sole bastate per svegliare la rivalità delle nazionalità nascenti della medesima razza: l'Ungheria, la Polonia, la Svezia.
      Gli Stati slavi dell'Europa centrale però non si fondarono con la medesima facilità e con la medesima celerità! La Polonia, la Boemia, l'Ungheria, la Prussia, la Transilvania, la Lituania, la Moravia avevano la medesima costituzione politica - vale a dire, il principio elettivo dei popoli primitivi sfuggiti alle strette di Roma. Essi avevano la stessa legge del suolo e dei costumi; e quindi una vicissitudine tempestosa di principati locali e passaggeri.
      La Boemia, cittadella dell'indipendenza slava, legata agli slavi per la razza ed ai Germani per gl'interessi, sempre irresoluta in fra i due, attaccata dagli uni quando la si collegava agli altri, non seppe padroneggiare la situazione e profittare della sua civiltà brillante e precoce. Sotto Ottocaro III, la Boemia rifiutò l'Impero e lo fece passare nella casa d'Austria. Sotto Carlo IV, al momento di divenire il centro della potenza imperiale, ripugnando, a causa della sua natura slava, da tutte le combinazioni artificiali, la Boemia ricadde nell'irresolutezza e divenne la preda dell'inflessibile ascendente austriaco.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le notti degli emigrati a Londra
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1872 pagine 346

   





Costantinopoli Turchi Oriente Ungheria Polonia Svezia Stati Europa Polonia Boemia Ungheria Prussia Transilvania Lituania Moravia Roma Boemia Germani Ottocaro III Boemia Impero Austria Carlo IV Boemia