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      Quell'Europa geografica non è l'Europa reale, ma un'Europa(44) semi-asiatica, che serve di transizione tra l'Occidente e l'Asia. Tutto ciò che è essenzialmente europeo, non ha toccato che le classi aristocratiche. Il popolo ha conservato quello stampo slavo che l'imperio austriaco non ha saputo svellere dall'Ungheria, dall'Illiria, dalla Boemia, e la dinastia germanica non ha saputo cancellare nella Russia e nella Polonia. Il tipo, restando permanente ed imperibile, il posto, la fisonomia, l'ufficio della Russia si disegnano da sè stessi.
      La Russia è virtualmente la primogenita della razza. Essa manifesta la sua superiorità con la sua capacità politica. Essa tiene il suo primato a causa dell'immensa portata del suo scopo; e la sua potenza s'impone a causa della massa dei destini, cui porta nella sua mano ed ai quali dà l'impulso. L'idea impulsiva a cui la Russia ha obbedito finora è stata: la ristaurazione delle sub-razze slave cadute sotto il dominio straniero asiatico ed occidentale; la liberazione di tutti i rami di questa razza; la loro unione intorno ad uno stipite che le rappresenti e le conduca. La Polonia, non più che l'Europa, non sopprimerà questa missione della Russia - missione omogenea alla sua natura, conforme al suo genio, utile alla sua politica.
      La Russia è la sola nazione di Europa che sa ciò che fa e dove va; che ha uno scopo determinato, lucido, fisso, naturale, inesorabile; che ha un piano per raggiungerlo - ed alla effettuazione del quale concorrono la natura cosmica, il carattere e la costituzione fisica dei suoi popoli, l'abilità della sua politica.


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Le notti degli emigrati a Londra
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1872 pagine 346

   





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