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      L'impero russo, all'avvenimento di Catterina I, 1725, si stendeva sur una superficie di 273,815 miglia geografiche, con una popolazione di 20,000,000 di anime. Alla presa di Varsavia, 1831, la Russia possedeva un territorio di 369,764 miglia geografiche ed una popolazione di 60,000,000. Oggi essa abbraccia una superficie di circa 21,000,000 di chilometri quadrati con una popolazione di 75,000,000 di abitanti. Se il concetto dell'impero greco-slavo di Pietro il Grande si realizzasse e la Russia si annettesse i popoli slavi della Turchia, della Grecia, dell'Austria, della Prussia, la Moldo-Valachia e la Serbia, essa aggiungerebbe altri cinquanta milioni di abitanti ai settantacinque milioni che ora possiede.
      Li aggiungerà dessa?
      Noi crediamo questo avvenimento lontano, ma inevitabile.
      Per il momento, sorvegliata, limitata in Europa, la Russia rode il continente dell'Asia centrale e si approssima all'India britannica. Il mese di luglio 1869, il Parlamento inglese s'intrattenne di questo progresso costante della Russia. E non celò le apprensioni, direi quasi il terrore che ispira all'Inghilterra questo colosso misterioso, che avanza lentamente, persistentemente, pertinacemente, come una nuvola gigantesca, e che avvilupperà un giorno il suo Impero orientale e lo coprirà di fitta notte. Il signor Grant Duft, sotto-segretario di stato per le Indie, provò di scongiurare lo spettro - come lo faceva altresì non ha guari il signor Tchikatchef innanzi all'Associazione britannica per l'avanzamento delle scienze.


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Le notti degli emigrati a Londra
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1872 pagine 346

   





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