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      In quell'atteggiamento maestoso ed impavido sembrava l'arcangelo che guarda il soglio di Dio. Egli si compiace un istante a scorrere lentamente lo sguardo su quell'adunata, poi fissa con piglio severo il pontefice e dice:
      - Sire papa, tu sei il più codardo uomo di cristianità.
      Il volto di Alessandro, da bianco addivenuto per paura, arroventa. Nel tempo stesso cento destre cadono sui manichi dei pugnali, chè le spade avean tutti lasciate fuori la porta, ed il principe di Benevento fa qualche passo onde istrappare quel temerario di quel sito, e gittarlo lontano. Ma lo sguardo altero del giovane l'arresta, e, dopo averlo considerato un istante con aria di freddo disprezzo, si rivolta novellamente ad Alessandro e soggiunge a voce forte e tranquilla:
      - Sì, sire papa, tu sei lo più vigliacco uomo di cristianità. E voi, baroni, non vi mostrereste per avventura meno dappochi, se segno alcuno di veneranza veniste a fare a costui.
      - Se non si tratta che di ciò! si udì una voce partir dal gruppo dei baroni. Il cavaliere si volse da quel lato aspettando il seguito, ma non udendo più che un fremito indistinto in mezzo all'assemblea, continuò:
      - Dio aveva chiamato il papa ad esser capo dei cristiani: in età più avventurosa e' ne fu sempre la voce, il sostegno e l'esempio; ora e' si fa oltraggiare dai più imbelli, si fa schernire dai suoi vassalli. Papa Alessandro II è il trastullo di Roberto Guiscardo e del priore Guiberto di Lacedonia.
      Tutti aspettavansi grande esplosione dal pontefice, superbo e puntiglioso uomo, contro colui che gli gittava sul volto così mortali parole; pur nullameno diversamente avvenne.


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Il re dei re
Convoglio diretto nell'11. secolo
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Daelli Milano
1864 pagine 522

   





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